Dark-Web Recognition and Intelligence

Per moltissimi Utenti l’internet conosciuto coincide con quello che definiamo “open web”, quell’insieme di siti liberamente raggiungibili e, nella quasi totalità dei casi, oggetto di indicizzazione da parte dei motori di ricerca istituzionali (Google, ecc.).

In realtà internet è composta da una rete ben più articolata e profonda, sebbene non direttamente accessibile, il “deep web”.

Per meglio comprendere il concetto, si immagini ad un iceberg, in cui la parte visibile, in questo caso l’open-web, in realtà abbia sotto di sé una porzione enormemente più vasta ma nascosta; in proposito, si valuta che la porzione deep-web possa avere dimensioni dieci volte superiori a quella pubblica.

Gran parte di tale massa di siti, database, dati, e materiale multimediale non immediatamente accessibile, è completamente legale e serve uno scopo informativo ed operativo lecito; essa è semplicemente nascosta perché destinata ad una Utenza specifica o per proteggere la privacy e riservatezza delle informazioni in essa contenute. A tale proposito, si immagini ad esempio l’area riservata di un sito con i dati relativi a scansioni satellitari di natura scientifica, la cui visione è riservata ad Enti di Ricerca convenzionati, o banche dati contenenti i risultati di trial clinici di un nuovo farmaco, condivisi tra la sola Azienda Farmaceutica e un determinato Ente Governativo di certificazione.

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Esiste tuttavia un’area del deep-web più profonda e oscura, il cui accesso è possibile solo attraverso particolari strumenti e tecnologie, in grado di garantire, nella maggior parte dei casi, l’anonimato e la non tracciabilità di chi vi opera: il dark-web.

Le caratteristiche sopra menzionate, lo rendono, per ovvie ragioni, un ambiente ideale per l’esecuzione di attività illegali. Negli ultimi anni sono balzati agli onori della cronaca portali dark-web, quali ad esempio “Silk Road” in cui era possibile acquistare qualsiasi cosa purché si disponesse del denaro necessario (con propensione per le criptovalute): armi, stupefacenti e sostanze soggette a controllo quali steroidi, ecc., servizi di hacking, malware, fino al commercio di organi e materiale pedopornografico.

Ma la nuova corsa all’oro del dark-web è caratterizzata dalla compra-vendita di informazioni: identità digitali, credenziali di accesso, numeri di carte di credito e coordinate bancarie, dati trafugati dai sistemi informativi delle Aziende, sino a servizi specifici di spionaggio digitale industriale (progetti tecnici, listini, costi di produzione, ecc.).

Sebbene virtuale, il dark-web è un luogo pericoloso, il cui monitoraggio risulta tuttavia essenziale per una strategia di prevenzione efficace, e/o per la marginalizzazione delle conseguenze di un attacco informatico.

Cyber4 è in grado di svolgere servizi “recognition & intelligence” nel dark-web, con competenza, professionalità e discrezione; essi comprendono in modo esemplificativo, ma non esaustivo le seguenti attività:

  • verifica accessi dark-web da risorse Aziendali;
  • presenza nel dark-web di minacce/informazioni ascrivibili all’Azienda;
  • assistenza nel recupero di informazioni/dati Aziendali.